Itinerario 4 – Alla scoperta del mito GUZZI

Andiamo alla scoperta del mito guzzi. Da piazza Italia, proprio di fronte all'imbarcadero, è visibile un piccolo porticato che vi conduce alla Chiesa Arcipretale di San Lorenzo. Proseguite diritto per via XXIV Maggio fino all'incrocio con via Bertola. Girate a destra e poi seguite la curva a sinistra per via Diaz. Poco dopo è visibile, alla vostra destra, Villa Confalonieri, una dimora in stile Art Noveau del 1913 e appena più avanti, al civico 5, la meravigliosa villa che fu residenza di Carlo Guzzi, il cofondatore della Moto Guzzi.

Carlo nasce a Milano nel 1889. In famiglia è chiamato Taj, soprannome che lo seguirà per tutta la vita. Dal carattere passionario e poco avvezzo allo studio, Carlo non riesce a terminare il normale ciclo scolastico e il padre, pur di garantire al giovane un’educazione, si vede costretto a mandarlo in collegio. Nemmeno la severissima disciplina dell’istituto migliora il suo rendimento scolastico e in questi anni, anche a causa dalla improvvisa scomparsa del padre, si decide per il definitivo abbandono agli studi: occorreva mettersi al lavoro per mantenere la famiglia. L’appartamento di Milano viene messo in vendita e i Guzzi si trasferiscono nella casa di villeggiatura sul lago di Como, a Mandello del Ladio.

Carlo inizia a lavorare come apprendista metalmeccanico, frequentando nel tempo libero l'officina di Giorgio Ripamonti, dove si appassiona alle prime motociclette. Nel 1909 è assunto alla Isotta Fraschini, dove familiarizzerà con i motori aereonautici. Durante la Prima guerra mondiale, Carlo Guzzi è nominato maresciallo motorista nella Regia Marina e assegnato alla Stazione idrovolanti di Venezia. Qui nasce una profonda amicizia con i piloti della 260ª Squadriglia Giovanni Ravelli e Giorgio Parodi, entrambi motociclisti appassionati. I tre amici hanno un sogno e stringono un patto: una volta terminato il conflitto progetteranno insieme una motocicletta rivoluzionaria.
Carlo aveva idee chiare e un’ottima conoscenza motoristica, Giorgio Parodi, di famiglia benestante, garantiva il finanziamento necessario e Giovanni Ravelli, già celebre pilota ed eroe dell’aviazione, sarebbe stato collaudatore e volto noto del futuro Brand. Il destino volle che la giovane vita di Giovanni fosse stroncata da un incidente aereo; in suo onore Carlo e Giorgio scelsero l'Aquila come logo societario. La “Società Anonima Moto Guzzi” è finalmente istituita il 15 marzo 1921.

Andiamo ora a vedere il Museo storico di questo glorioso marchio italiano!

Da Villa Guzzi è semplicissimo: attraversate la provinciale, proprio davanti a voi c’è una galleria che passa sotto la linea ferroviaria. Appena usciti dal tunnel, a sinistra, vedete l’imponente struttura della Guzzi. L’ingresso del museo è libero.

Nella vasta esposizione potrete ammirare tutti gioielli qui prodotti, dalla prima motocicletta costruita da Carlo Guzzi nel 1919, l’unica siglata GP (Guzzi-Parodi), alla famosa Otto Cilindri 500 del 1957, nata dal genio di Giulio Cesare Carcano. Clicca qui per conoscere GC CARCANO.

Segue un’area espositiva riservata alle moto di serie, con il racconto della storia produttiva dell’azienda e un’area dedicata alle moto da corsa, mezzi che hanno scritto la storia sportiva mondiale. Per finire la sala ll Suono della Passione, dove sono proiettati filmati storici della Moto Guzzi.

Uscendo dal Museo, salendo a destra per via Parodi si raggiunge una piccola rotonda. Prendete via Zucchi per raggiungere, poco dopo, il monumento dedicato a Carlo Guzzi.

Alla scoperta del mito GUZZI